Rassegna Stampa - Approndimenti

1: Lunedi 6 Giugno 2011

Vini nel mondo: super chef Achille Pinna conquista i vip alla Rocca Albornoz

Lunedi 06 Giugno 2011 Asta di beneficenza con Miss Cinema, ma l'imprenditoria locale e' di braccino corto. Poi la cena di gala stellata: fra gli invitati il presidente Anm Luca Palamara. La festa continua Il week end piu' lungo di Vini nel Mondo ha tributato un altro successo per il patron Alessandro Casali e il presidente Giampaolo Emili. Tanti gli eventi che si sono avvicendati nel corso della 48 ore che ha mandato in tilt la citta' del festival, tanto era l'afflusso di pubblico. La giornata piu' intensa e' stata quella di ieri che, alle degustazioni e ai laboratori, ha registrato anche l'asta di beneficenza e la terza cena di gala, dedicata alla regione Sardegna. Asta beneficenza - a causa del maltempo e' stata trasferita all'interno del Caio Melisso. Purtroppo l'appuntamento e' andato quasi deserto, ad eccezione di qualche imprenditore e professionista che non e' voluto mancare. Fra questi il titolare della Maran e presidente Bps Nazzareno D'Atanasio, l'avvocato Paolo Feliziani, l'imprenditore Alberto Di Marco, il dottor Fernando Leonardi, l'assicuratore Alberto Antonini con la cognata Carmelina Berardi, figlia dell'onorevole Amato. Sono stati loro ad alimentare l'asta che alla fine ha raccolto piu' di 8 mila euro che verranno ora donati ad una bimba senese di 9 anni e alla Fattoria della Misericordia di Spoleto. Cena e ospiti - molti gli ospiti che hanno fatto onore alla cena dedicata alla Sardegna a cominciare dal presidente della Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, il sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, il presidente del Consorzio Asti, Paolo Ricagno, il dirigente della Regione Sardegna, Roberta Sanna, il presidente del Tribunale di Spoleto, Emilia Bellina, il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Fabrizio Cuneo, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Carlo Corbinelli, il comandante provinciale della finanza, colonnello Vincenzo Tuzi, il professor Antonio Giordano della Human Health Foundation, la professoressa Giovanna Tosatti dell'Universita' di Viterbo, il presidente della Spoleto Credito e Servizi Giovannino Antonini, il vice presidente vicario della Banca Popolare di Spoleto, Michelangelo Zuccari, il presidente della commissione controllo della Provincia, Giampiero Panfili, l'assessore Giancarlo Cintioli e la consigliera provinciale Laura Zampa. Casali ha ringraziato le testate giornalistiche presenti come Repubblica, Tg regionale, Linea Verde e TO. Fra i giornalisti piu' noti Beppe Cerasa, caporedattore di Repubblica, Alvaro Fiorucci del Tgr e Luciano Sabatini e Rosaria Umbro di Linea Verde. Il menu di Super Pinna - Il re della serata pero' e' stato lui, Achille Pinna, titolare del "Moderno" di Sant'Antioco ritenuto fra gli chef piu' bravi al mondo, tanto da aver conquistato il difficile palato dei giapponesi. Pinna si e' superato utilizzando prodotti di altissima qualita' che hanno reso ogni piatto unico: una cena a cinque stelle! Il menu proposto era a base di pesce: tartara di ricciola con pane croccante (abbinato a AD49 Vermentino Sardegna doc spumante classico), insalatina di astice alla catalana (Taerra Vermentino di Gallura Docg), Lorighittas con rana pescatrice pomodorini e zafferano (Le bombarde Cannonau di Sardegna doc), tagliata di tonno rosso in crosta di pane agli agrumi in guazzetto di olivette capperi e pinoli (Blasio Cannonau Riserva doc), ricottina di capra dolce in sfoglia croccante con insalatina di frutti rossi alla menta (Akratos Ogliastra rosso Igt) La festa continua - il maltempo ha convinto i piu' ad abbandonare la citta' gia' dalle prime ore di stamani, anche se il pubblico ha comunque affollato le location che ospitano le varie cantine. Alle 20.30, al Chiostro di San Nicolo', c'erano ancora non meno di 500 persone. Presi d'assalto gli spazi enogastronomici, specie quelli dei salumi e quello dei fratelli siciliani Taibi i cui arancini e cannoli anche quest'anno sono andati letteralmente a ruba. (Carlo Ceraso)

5: Venerdi 08 Aprile 2011

Nel piatto il profumo di mare

E' dedicato ai secondi di pesce il settimo volume della collana de L'Unione Sarda. Alla scoperta dei piatti piu' amati non solo nelle regioni che si affacciano al mare ma pure nelle terre di montagna. I Romani cominciarono ad apprezzare il pesce in cucina dopo aver imparato dai Greci l'arte di gettare le reti, usare i tridenti e utilizzare lampare e mandraghe per la pesca del tonno. Mentre la plebe poteva permettersi soltanto pesce conservato, sulle tavole dei ricchi arrivavano pesci freschi e spesso piuttosto rari che a Roma venivano esposti sui banchi del mercato generale, all'ultimo piano del Foro Traiano. Dalla cucina antica alla gastronomia rinascimentale, ai giorni nostri. Alla bonta' del piatto e' legata anche la simbologia della religione cristiana, basti ricordare che "pesce" in greco antico era ichthys , ogni lettera un'iniziale: Iesous Christos Theou Yios Soter, Gesu' Cristo Figlio di Dio Salvatore. L'ENCICLOPEDIA E' dedicato ai Secondi di pesce il volume della collana "La cucina italiana in Sardegna" che l'Unione Sarda propone a chi ama la buona tavola, a chi cerca ricette sfiziose e nuovi spunti. Domani, in edicola, la settima uscita della collana che - in dieci volumi - accompagna il lettore in un vero e proprio giro d'Italia ai fornelli, alla scoperta della grande tradizione gastronomica nazionale che si nutre delle diversita' e della varieta' del gusto. Con la guida dello chef Achille Pinna, i lettori potranno sperimentare le ricette delle diverse regioni utilizzando le materie prime prodotte in Sardegna. Ogni ricetta e' poi corredata dalle fotografie di Adriano Mauri, dai trucchi e suggerimenti dello chef, dalla scheda per l'abbinamento dei vini. La prima sezione del volume e' dedicata ai piatti piu' rappresentativi di ciascun territorio; la seconda parte - "Andar per regioni" - e' un invito a tavola davanti a un menu completo di Abruzzo e Molise; mentre nell'ultimo capitolo il lettore potra' trovare una vera e propria scuola di cucina, con le dritte su come scegliere il pesce fresco, le tecniche di base per pulirlo, spellarlo e sfilettarlo e cuocerlo. LA SALSA DI ACCIUGHE Deliziosa la frittura di persico marinato della tradizione gastronomica piemontese: prima di essere passato nell'uovo sbattuto, impanato e fritto nel burro, il pesce, sistemato in una pirofila, riposa per tre ore coperto da una salsa preparata con olio extravergine d'oliva, succo di limone, cipolla tritata finemente, sale e pepe. Dal Vicentino arriva il baccala' alle cipolle , ricetta con la quale viene preparato anche lo stoccafisso. Annotazione: in Veneto, Trentino e Friuli non si fa distinzione tra le due preparazioni del merluzzo, tant'e' che qui chiamano baccala' lo stoccafisso. La tradizione di Viareggio propone la zuppa di arselle agli aromi , profumata di timo, rosmarino e alloro e servita con le fette di pane casereccio. Sulla tavola veneziana non mancano le seppie nere in tegame, accompagnate dalle fette di polenta. Una salsa di acciughe e' il ripieno del merluzzo cosi come viene preparato in Sicilia: adagiato in una pirofila, il pesce ben umettato viene cosparso di abbondante pane grattugiato e, con un contorno di olive, passato in forno per mezzora. Altro classico della cucina siciliana sono le sarde farcite : involtini con un cuore di mollica di pane, pinoli, uvetta, un trito di olive e capperi, scorza di limone. Straordinaria la murena al gratin della tradizione caprese: i tocchetti, profumati di alloro e chiodi di garofano, vanno cucinati per un quarto d'ora nel vino bianco e poi, ben scolati, passati nel pane grattugiato e nell'albume e poi gratinati in forno. E' di origine pugliese la ricetta delle sardine al pecorino , mentre la tradizione campana propone le anguille con pomodori e cicoria selvatica . FILETTO E PATATE Alla tradizione lombarda si richiamano invece le polpette di pesce persico . Deliziosa e leggera la ricciola in crosta di patate : i filetti di pesce infarinati, passati nell'uovo sbattuto e in un letto di patate tagliate a julienne, vengono fritti in abbondante olio. Da provare la cernia con fiori e zucchine e la rana pescatrice in salsa , tocchetti di pesce lessati e bagnati nel Marsala; i calamari ai funghi , un cuore di champignon, pane grattigiato, origano e poi cucinati sulla griglia; l' orata in salsa d'arancia , e i filetti di San Pietro gratinati. Piatto povero e saporitissimo, gli sgombri in salsa rossa : i tranci di pesce vengono prima infarinati e rosolati, poi annegati nella salsa di pomodorini e olive e bagnati via via col brodo caldo. SUGO DI CARNE D'AGNELLO La seconda parte del volume e' dedicata ai menu regionali e domani ci invita a pranzo in Abruzzo e Molise. A L'Aquila e dintorni si apre con lo scapece alla vastese che puo' essere preparato con la razza, il pesce palombo e anche lo scorfano e servito con un contorno di patate arrosto. Tra i piatti piu' conosciuti della tradizione abruzzese, i maccheroni alla chitarra con agnello e peperoni , sottilissimi tagliolini che qui vengono fatti su un caratteristico telaio di legno con i fili d'acciaio. SAPORI ROBUSTI Una cucina che richiama la tradizione legata alla pastorizia: le carni ovine, base della gastronomia di questa regione, vengono cucinate in tanti modi. Deliziosa la rognonata di pecora : le costatine vengono adagiate in un tegame con le cipolle imbiondite nell'olio e il peperoncino sminuzzato. Gustosissimo il contorno che accompagna i piatti di questa terra, la torta rustica con un cuore di ricotta e carciofi. Chiude il parrozzo di Pescara , dolce di mandorle e cioccolato fondente. Da provare i crostini con le cozze della cucina del Molise: un antipasto esaltato dal piccante del peperoncino e dal sapore del pane bagnato nell'aceto e poi fritto. Agnello, vitello, lardo e salsiccia rendono al meglio il gusto robusto della cucina di questa regione nel sugo della pasta alla molisana . Altro piatto bandiera, la trippa alla campobassana servita con un velo di pecorino grattugiato. PIERA SERUSI Unione Sarda

6: Domenica 13 Marzo 2011

Il profumo della pasta fresca

Ilquarto volume della collana, "Paste ripiene, paste al forno, polenta e gnocchi", completa la sezione dedicata ai primi piatti, il vero pilastro della tradizione gastronomica italiana. M ai prenderle direttamente dal frigorifero. Il segreto per un buon impasto e' utilizzare le uova a temperatura ambiente: solo cosi si ottiene un composto perfettamente amalgamato per una buona pasta all'uovo, ideale soprattutto per ravioli e tortelli. Quanto alla pasta semplice, le massaie sanno bene che dentro la fontana di farina, o di semola di grano duro, e' bene aggiungere l'acqua tiepida (con un pizzico di sale) per far si che il panetto venga ben idratato. L'ENCICLOPEDIA Si chiude con "Paste ripiene, paste al forno, polenta e gnocchi" il ricettario dedicato ai primi piatti della collana "La cucina italiana in Sardegna" che L'Unione Sarda propone a chi ama mangiare bene. Domani, in edicola, il quarto volume dell'enciclopedia che - in dieci numeri - accompagna il lettore alla scoperta della grande tradizione gastronomica nazionale, un patrimonio che - in una varieta' di sapori, profumi e storia - unisce l'Italia a tavola. Con la guida degli chef Luigi Pomata e Achille Pinna, i lettori potranno sperimentare le ricette delle diverse regioni utilizzando le materie prime prodotte in Sardegna. Ogni ricetta e' corredata dalle fotografie di Adriano Mauri, dalle note con i suggerimenti degli chef e dalla scheda per l'abbinamento dei vini. DELICATA SALSA DI NOCI Con uova o senza, la pasta fresca e' una grande protagonista della cucina italiana. Una preferenza che si riscontra anche nella tradizione gastronomica di diversi Paesi europei, ma secondo alcuni storici sarebbero stati proprio i nostri cuochi, gia' nel 1400, a far conoscere piatti e ricette della grande cucina rinascimentale. Caterina de' Medici, andata in sposa nel 1533 al futuro re di Francia Enrico II, arrivo' ben dopo, con i suoi chef di corte, per dare un'impronta fiorentina alla gastronomia francese. E richiama un po' i sapori del tempo la salsa di noci dei pansotti della Liguria, piccoli ravioli con ripieno di ricotta, verdure di campo, grana e noce moscata. Tipici di Reggio Emilia e della provincia di Ferrara, i cappelletti - preparati con un cuore di prosciutto crudo, polpa di vitello, manzo e maiale macinata - vengono serviti in brodo. A Mantova il primo piatto della tradizione sono i tortelli di zucca, dal particolare sapore dolce e piccante, un contrasto dato dal ripieno di mostarda, amaretti tritati, parmigiano e pane grattugiato. In Calabria, la domenica a tavola non mancano i ravioli di carne e soppressata; mentre in Friuli amano il contrasto tra dolce e salato degli agnolotti di Pontebba con ripieno di prugne e fichi secchi, ricotta e zucchero. Secondo la tradizione lombarda i marubini vanno gustati perlo piu' nel brodo, ma rendono bene anche asciutti, conditi in bianco con burro e salvia. IL TIMBALLO DI BONIFACIO VIII La cucina del Lazio conserva ancora la ricetta di un piatto particolarmente ricco che, secondo la tradizione, era stato dedicato a papa Bonifacio VIII. Il timballo di di fettuccine - una delle ricette della sezione del volume dedicata alle Paste al forno - viene preparato con le rigaglie di pollo, le animelle di vitello, i funghi porcini; coperte con le fette di prosciutto, vengono passate in forno per mezzora a 180 gradi. In Trentino viene servito il pasticcio di crespelle, con porcini e spinaci; a Lecce e provincia, si porta in tavola lo sformato di pasta con melanzane e zucchine; mentre in Abruzzo gli stracci sono preparati come dei cannelloni ripieni di scamorza e salsa di carne. GNOCCHI E FORMAGGIO Completa la prima parte del volume una sezione dedicata a Polenta e gnocchi. Bastano cinquanta minuti per preparare la polenta taragna con la farina di grano saraceno, cosi come viene cucinata in Lombardia; mentre con i suggerimenti degli chef sara' piuttosto semplice fare la polenta e osei , specialita' veneta conosciuta in tutta Italia. Con la farina di mais si possono preparare deliziosi gnocchi da mettere in forno; mentre le bietole e la ricotta fresca sono gli ingredienti base degli strozzapreti della tradizione toscana che ancora custodisce la ricetta della pasta di castagne. Le patate sono state utilizzate nella preparazione degli gnocchi solo a partire dal 1800. Patate farinose, quelle giuste per l'impasto degli gnocchi alla bava, una pietanza della Valle d'Aosta condita con dadini di formaggio, parmigiano e burro; e dei turtunett della tradizione piemontese serviti con una salsa di burro. IL FEGATO DEL DOGE E continua, nella seconda parte del quarto volume della collana, l'itinerario dentro i menu del territorio. "Andar per regioni" e' dedicato alla cucina del Veneto e dell'Emilia Romagna. A Padova e Venezia, il pranzo si apre con le sarde in saor , si prosegue con i bigoli in salsa di cipolle, la pasta tipica condita con una salsa di acciughe e panna al profumo di dragoncello. Meglio se servito con la polenta fumante, il fegato alla veneziana viene cucinato per quindici minuti nel letto di cipolle indorate nell'olio. Delicatissimo il dolce che in Veneto viene sfornato per l'Epifania: la pinza e' un pane di farina di mais, uvetta, fichi, scorza di agrumi candita. Va in forno per un'ora e venti l' erbazzone , la torta salata dell'Emilia Romagna con un ripieno di bietole, pancetta e parmigiano; il pisarei e faso' , gnocchetti rustici e fagioli, e' il piatto della tradizione contadina emiliana nella quale primeggia senz'altro la pasta. Si prosegue con il coniglio farcito con frattaglie, polpa di maiale, pancetta e mortadella; e con le melanzane alla parmigiana, un classico della cucina italiana. Il menu dell'Emilia Romagna si chiude con la torta Barozzi, un dolce di cioccolato e mandorle. PIERA SERUSI Unione Sarda

7: Lunedi 22 Novembre 2010

La cucina per promuovere il Sulcis

Il Sulcis Iglesiente si presenta all'Italia con alcuni dei suoi migliori biglietti da visita: l'enogastronomia, la musica e i profumi. Da domani e sino giovedi la Provincia di Carbonia Iglesias ha infatti organizzato tre serate promozionali per portare i sapori e le melodie in un tour che tocchera' prima Torino (appunto domani presso l'Officina del Gusto), mercoledi Milano presso il locale San Vittore Lounge, e giovedi Roma (Studio Le Bain). I temi delle tre serate, organizzate assieme all'Associazione Strade del vino Carignano e con il Centro servizi imprese della Camera di Commercio, sono due settori su cui il territorio punta sempre di piu' per lo sviluppo economico, cioe' l'enogastronomia e il turismo: "Oltre che presentare il Sulcis Iglesiente - ha sottolineato l'assessore provinciale al Turismo Marinella Grosso - dimostriamo anche quanto vale andando a presentarci direttamente pressi i nostri potenziali visitatori". Il tour in Piemonte, Lombardia e nel Lazio e' finalizzato, infatti, ad incontrare gli operatori turistici, la stampa locale e i buyer , manager specializzati nella vendita dei pacchetti turistici. Gli "ingredienti" di questo viaggio promozionale saranno i prodotti delle cinque cantine vitivinicole del Sulcis aderenti alla Strada del vino Carignano, quindi la cucina d'eccellenza del rinomato chef di Sant'Antioco Achille Pinna. Nel corso di ciascuna serata sara' possibile ascoltare i Contramilonga, formazione musicale originaria di Iglesias che interpreteranno alcune delle piu' note melodie del compositore argentino Astor Piazzolla. Con questo tour la Provincia di Carbonia Iglesias allestira', quindi, importanti vetrine nazionali portando a Torino, Milano e Roma alcune delle migliori risorse del territorio, con la consapevolezza che occorre guadagnarsi fette del mercato turistico. ANDREA SCANO Unione Sarda

8: Giovedi 09 Settembre 2010

La magia del tango argentino trasforma in un teatro l'antica cantina

Musica, danza, vino e malloreddus: il primo appuntamento di "Carignano music experience", non ha deluso. Circa settecento persone hanno infatti affollato il piazzale della Cantina sociale di Sant'Antioco per la manifestazione organizzata dalla Provincia Carbonia Iglesias. Nel palco allestito tra le botti del carignano della cantina si e' esibito il dai "Contra Milonga" con il maestro Fabio Furia (che e' anche il direttore artistico della rassegna) al bandoneon, Francesco Serci al contrabasso, Marcello Melis al pianoforte e l'argentino Joaquin Palomares al violino. Sul palco i ballerini di Buenos Aires Eloy Souto e Laura Elizondo, interpreti del tango argentino che dal 2002 girano il mondo. Un'ora e mezza con le musiche del celebre Astor Piazzolla e il tango argentino che ha entusiasmato gli oltre settecento spettatori che hanno gremito l'enopolio diventato per una sera proscenio di un teatro dove musica e danza sono stati accompagnati dalla degustazione di "Is Solus", carignano annata 2007, e "malloreddus con salsiccia e pecorino" dello chef Achille Pinna. Lo spettacolo di Sant'Antioco e' stato il primo dei quattro appuntamenti, che per il terzo anno consecutivo l'assessorato al Tursimo della la Provincia di Carbonia organizza a settembre per promuovere l'enogastronomia del Sulcis. Lo scenario e' quello scenario delle Cantine dell'Associazione "Strada del Vino Carignano del Sulcis". L'obiettivo, come ha spiegato l'assessore Marinella Grosso. "e' promuovere il Sulcis Iglesiente come territorio di cultura, non solo musicale e artistica ma anche produttiva e storica fruttando la cultura da un lato e la gastronomia dall'altro per attrarre i turistici". La rassegna proseguira' domani nella piazza Marconi di Santadi con Elena Ledda e Mauro Palmas. Il 19 settembre sara' la volta della Cantina di Calasetta che ospitera' il flamenco degli Aires del Sur. Conclusione il 26 Settembre alla Cantina Mesa di Sant'Anna Arresi con il "Marco Lo Russo Quartet". TITO SIDDI

9: Giovedi 21 Gennaio 2010

Specialita' sarde al Winter Fancy Food Show 2010 di San Francisco

Ancora una volta la Regione Sardegna ha investito in una presenza d'eccezione all'interno del padiglione italiano al 35mo Winter Fancy Food Show di San Francisco, in California. Quest'anno il team sardo ha incluso anche due chef, Luigi Pomata, titolare del ristorante omonimo a Cagliari e Achille Pinna, titolare dell'Albergo Ristorante Moderno di Sant'Antioco. Nel corso dei tre giorni della fiera i due chef hanno preparato cinque pasti di tre portate sotto gli occhi attenti e curiosi dei visitatori, i quali hanno poi potuto gustare i piatti preparati sotto i loro occhi abbinati a vini sardi introdotti dal signor Luigi Usai della Regione Autonoma di Sardegna. Di seguito forniamo il menu' preparato nel corso dell'ultimo seminario tenuto dai due chef sardi alle 12:30 di martedi, 19 gennaio 2010. Fregola alle Erbe Aromatiche, Olio d'Oliva e Pesce, abbinato a Stellato Vermentino di Sardegna DOC Risotto allo Zafferano Sardo, abbinato all'Essentija Bovale Isola dei Nuraghi IGT Panada ai Carciofi, Patate e Prezzemolo con Fonduta di Pecorino, ugualmente abbinato all'Essentija Bovale Isola dei Nuraghi IGT. I vini abbinati alle ricette preparate da Pomata e Pinna sono prodotti dall'Azienda Agricola Fratelli Pala di Serdiana, in provincia di Cagliari. Con le portate sono stati inoltre serviti acqua minerale naturale Smeraldina e Pane Carasau e Pane Guttiau, il tipico e delizioso pane sardo, sottile e croccante, conosciuto anche com Carta Musica, prodotto dal Premiato Panificio Giulio Bulloni a Bitti, in provincia di Nuoro. Fonte: www.winecountry.it